Le Tessere del Fascismo
aprile 2, 2021 alle 6:10 ,
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Per comprendere il ruolo che il tesseramento aveva nella politica avviata dal regime, è utile fare qualche premessa storica.

Costituendo nel 1921 il Partito Nazionale Fascista Mussolini, con una schiera di pochi fedelissimi, riusci a prendere in mano le redini di un intero Paese, servendosi soprattutto del malcontento generale verso la classe dirigente creatosi nel primo dopoguerra.

Una volta instaurata la dittatura fascista nel 1925, il partito varò le "leggi fascistissime", tra le quali lo scioglimento di tutti i movimenti politici ad eccezione del fascismo, l'abolizione della libertà di parola e di libera associazione, la censura della stampa, il ripristino della pena di morte, le elezioni plebiscitarie, l'abolizione dei sindacati e del diritto di sciopero.
Con il consolidamento del regime fascista e nell'ambito della politica agraria messa in atto dallo stesso, anche la Confederazione Fascista degli Agricoltori passò direttamente alle dipendenze del P.N.F.

Le iscrizioni al Partito aumentarono a dismisura quando, il 29 marzo 1928, si decise che gli iscritti al P.N.F. avrebbero avuto la precedenza nelle liste di collocamento ( più antica era l'affiliazione, più si "scalavano" le graduatorie ).
Nel 1930, il tesseramento da almeno 5 anni divenne requisito fondamentale per ricoprire incarichi scolastici di alto livello ( Presidi e Rettori ) e dal 1933 per il concorso a pubblici uffici.
La tessera divenne poi obbligatoria nel 1937 per ricoprire qualsiasi incarico pubblico.

Dal 1938, la mancanza di iscrizione al partito comportava l'impossibilità di accesso al lavoro e pesanti sanzioni per quegli imprenditori che decidessero di assumere un dipendente che ne era sprovvisto.
Questo fu la causa dei flussi migratori di quanti per motivi politici non volevano allinearsi al regime ma dovevano mantenere una famiglia, ma paradossalmente anche di iscrizioni al partito da parte di quanti erano sostanziamente indifferenti alle ideologie politiche fasciste.
Le tessere del partito o delle confederazioni si presentano stampate su cartoncino recante sulla copertina un disegno simbolico e sul retro o all'interno i dati del tesserato ed i timbri della Federazione o del Fascio di appartenenza.

Dal 1927 all'interno viene aggiunto il giuramento al P.N.F. dell'iscritto :
"Giuro di eseguire senza discutere gli ordini del Duce e di servire con tutte le mie forze e se è necessario col mio sangue, la causa della Rivoluzione Fascista".

Formula che cambiò nel 1933 con :
"Nel nome di Dio e dell'Italia giuro di eseguire senza discutere gli ordini del Duce e di servire con tutte le mie forze e se è necessario col mio sangue, la causa della Rivoluzione Fascista".

Nell'ultima pagina di copertina sono stampati gli spazi per i rinnovi, mensili o annuali.
La suddivisione dei mesi sarà Gennaio - Dicembre fino al 1929; dal 1930 sulla tessera l'anno diventerà quello dell'Era Fascista, con la divisione dei mesi da Novembre a Ottobre.
