IL LEGGENDARIO BARONE ROSSO :
giugno 20, 2021 alle 2:04 ,
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IL LEGGENDARIO BARONE ROSSO :
Ci sono uomini destinati ad entrare nel mito, combattenti capaci di legare il loro nome alla storia e le loro storie alla leggenda.

Probabilmente, colui che resterà per sempre il protagonista indiscusso della storia del volo è Manfred Von Richthofen, meglio conosciuto come il Barone Rosso o le Diable Rouge per i francesi.
Manfred von Richthofen apparteneva all’aristocrazia prussiana e, come da tradizione, frequentò l’accademia militare.
Inizialmente assegnato al 1º Reggimento Ulani Imperatore Alessandro III di stanza a Ostrovo, vicino la frontiera russa, nel 1912 fu nominato sottotenente.
Allo scoppiò della prima guerra mondiale, il 1° Reggimento Ulani fu spostato in Lussemburgo, entrò in Belgio e fronteggiò i Francesi a Verdun.
Manfred von Richthofen passò mesi in trincea perché non c'era nulla da fare per gli Ulani.
Il ragazzo aveva 23 anni e una gran voglia di dimostrare il suo coraggio e quei logoranti mesi d’inattività non lo appagavano.
Malgrado ciò, fu decorato della Croce di Ferro per il coraggio dimostrato durante le ricognizioni sotto il fuoco nemico.
Così, Manfred decise di entrare nella neonata Luftstreitkräfte, l’aviazione tedesca, e a settembre del 1915 riportò la sua prima vittoria in battaglia.
L’anno dopo diventò pilota da caccia inquadrato nel 2° Stormo da combattimento dislocato in Kowel ( odierna Ucraina ).
Oswald Boelcke, il padre dell’aviazione tedesca ( curiosamente fu decorato della Croce al valore Civile francese per aver salvato un nemico che stava annegando nel fiume di un villaggio vicino la linea di fronte ), si trovava a Kowel per visitare il fratello e cercare piloti per lo stormo da caccia che gli era stato ordinato di organizzare e portare in combattimento sul Somme, così reclutò Manfred.
Il 17 settembre 1916, nei pressi di Cambrai, Manfred costrinse un aereo inglese all'atterraggio nei pressi di un campo volo tedesco : fu la sua prima vittoria ufficialmente riconosciuta.
A Manfred von Richthofen, dopo la sua 16^ vittoria, gli fu affidato il comando della squadriglia Jagdstaffel 11, che prenderà poi il brioso soprannome di Circo Volante, perché gli aerei erano tutti colorati.
Quello di Manfred era rosso, così nacque la leggenda del Barone Rosso.
Tra i componenti della squadriglia Jagdstaffel 11 spiccava il nome di Hermann Göring, futuro capo della Luftwaffe, il fratello di Manfred, Lothar, e il cugino Wolfram.
Ma nelle missioni dello Jagdstaffel 11 non c’è nulla di felice, è pur sempre guerra.
Forse una guerra un po’ meno sporca di quella combattuta in trincea, tra fango e granate, dove la morte si guardava in faccia e qualche volta anche gli occhi di un nemico morente.
Lassù, per aria, sono duelli quasi cavallereschi, con il fronteggiarsi fra nemici alla pari, dove necessariamente deve vincere il migliore.
Ma quest’immagine fortemente idealizzata dell’aviazione primigenia non risponde a verità.
Quando Oswald Boelcke morì in combattimento, al governo e alla stampa tedesca serviva un eroe giovane, bello, radioso e vincente che potesse essere servito per una società demoralizzata.
Chi meglio di Manfred von Richthofen per incarnare la tragica figura dell’eroe che combatte senza sosta e senza rimorso, in una guerra oramai persa ?
Il Barone Rosso non assistete alla sconfitta della Germania : morì il 21 aprile 1918 sui cieli della Somme, mentre cercava di abbattere un aereo nemico.
Quel giorno, forse calcolate male le distanze o per stanchezza, si trovò a sorvolare in territorio nemico.
Colpito dalle trincee, il suo aereo atterrò in un campo controllato dagli australiani.
Il velivolo era intatto, ma Manfred von Richthofen, un ragazzo di 26 anni, giaceva riverso sulla cloche.
Del resto, muor giovane colui che gli dei amano ( Menandro ).
I tedeschi appresero la notizia della morte grazie a un messaggio lasciato cadere da un aereo inglese sul campo di Cappy : “Il capitano barone Manfred von Richtofen è stato ucciso in battaglia il 21 aprile 1918 e seppellito con tutti gli onori.”